Tutto ciò che non avete notato nella puntata 7×02

Premessa

Dopo una prima metà di stagione condita da – spero – esilaranti Recensioni Degrado, spinto dagli interessantissimi video di NewRockstars (il cui canale vi consiglio davvero di guardare se avete dimestichezza con l’inglese), ho deciso di iniziare questo nuovo format di articoli che vanno in qualche modo ad approfondire e a svelare i minimi dettagli, curiosità ed Easter Eggs delle puntate di The Walking Dead che ci hanno accompagnato da ottobre a lunedì scorso. È un modo anche per ingannare l’attesa (non lunghissima, dai) che ci separa dalla seconda metà della settima stagione, i cui misteri sembrano essere molto molto interessanti. 

Ricapitolando

Essendo andato in onda due mesi fa, è probabile non lo ricordiate. Questo è l’episodio in cui viene svelato il destino di Morgan e Carol e vengono introdotti un po’ di personaggi nuovi, appartenenti ad un’altra comunità di superstiti (Il Regno), tra i quali spiccano il Re Ezekiel e la sua tigre domestica Shiva. Ancor più rispetto allo scorso episodio, in questo vi sono significati nascosti e riferimenti che andremo ad analizzare nel corso dell’articolo. Quindi non perdiamo tempo e cominciamo!

La Sigla

Spariti i nomi di Michael Cudlitz e Steven Yeun (rispettivamente Abraham e Glenn) dalla sigla, vengono aggiunte alcune immagini nuove.

Quella per Josh McDermitt (Eugene) che raffigura parte della fabbrica di proiettili vista nell’episodio 14 della sesta stagione

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una finestra rotta per Christian Serratos (Rosita), probabilmente un riferimento all’episodio 8 in cui spara a Negan con il proiettile creato da un bossolo sparato proprio da Negan contro una finestra di Alexandria nell’episodio 4

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ed una barca rovesciata per Alanna Masterson (Tara) nella quale si riparerà nell’episodio 6.

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La scena d’apertura

Iniziamo dall’inizio, come suggerisce la parola stessa: la scena d’apertura con la camera che inquadra dapprima la ruota del carro e poi la manica bruciata dal colpo di arma da fuoco di Carol, non sono nuove nella serie. Questa sensazione di deja-vù viene direttamente dalla stagione passata, più precisamente dall’episodio 15, ma perché hanno voluto rievocare questi due momenti apparentemente diversi? Per il semplice fatto che nella 6×15, Carol vive un momento emozionante, in quanto si è allontanata da Alexandria perché non ritiene giusta (o meritata) la vita agiata di una comunità. E proprio in questa puntata lei viene condotta in una nuova comunità in cui sembrano essere dimenticati i pericoli che la circondano.

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Inoltre possiamo notare come Morgan stia intagliando gli alberi lungo la strada. Non solo per ricordarsi la via di casa, ma magari anche per lasciare delle briciole di pane a Rick da seguire in caso si trovasse sulla pista giusta.

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Notate anche quest’inquadratura di Carol baciata dai raggi del sole attraverso le foglie degli alberi. La stessa tecnica di ripresa viene utilizzata nel film Rashomon (1950), rivisitando una stessa scena dal punto di vista di diversi personaggi che si ricreano una propria identità. E quest’idea di ricreare un’identità diversa a seconda delle circostanze che si stanno vivendo ritornerà più avanti nell’episodio.

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Poco più tardi vediamo un cavallo venir mangiato da un gruppo di zombie. Ammettiamolo: essere un cavallo in The Walking Dead fa schifo. Qualsiasi cavallo visto dalla prima alla settima stagione ha fatto una brutta fine: da quello che ruba Rick alla fattoria nel primo episodio, passando per quello di Michonne nella quarta stagione, senza dimenticare Buttons che Aaron e Daryl provano a catturare nella quinta stagione.

Non dimentichiamoci inoltre delle allucinazioni di Carol, la quale vede gli zombie come persone vive. Questo implica il fatto che Carol sia talmente traumatizzata dal fatto di aver ucciso così tante persone che la differenza tra i vivi e i vaganti non le è più così chiara. Carol continua a passare tra il mondo dei vivi e quello dei morti e su questo fatto torneremo più avanti.

Eastman vive!

O almeno simbolicamente. Vi sembra di aver già visto questo portachiavi da qualche parte? Sì, perché lo diede Eastman a Morgan, il quale ora sta tramandando la visione del mondo del suo maestro alla sua amica Carol.

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Il Regno

Ricordate come sembrava vuoto e scarno Hilltop nella scorsa stagione? Ecco, il Regno è tutto l’opposto, pieno di vitalità, di piante e di… archivi. Sì perché il Regno non è altro che un ex liceo. Prima di conoscere l’uomo dietro le quinte, però, soffermiamoci su quest’iscrizione sul muro: “La speranza è la Stella Polare. Lascia che ti guidi” firmato K E, ovvero King Ezekiel. Ma mentre questa iscrizione l’avete notata tutti, molte altre possono esservi sfuggite sui muri di tutto il regno: dalla mensa, alla sala del coro alle camere da letto. Sono tutte frasi abbastanza semplici e mnemoniche, ma è interessante già solo il fatto che ci siano e siano scritte con questo carattere che ricorda un po’ i libri di storie antiche, come se queste frasi siano parte della favola che Re Ezekiel racconta al suo popolo per farli sentire al sicuro.

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Ecco che ci viene quindi presentato Re Ezekiel, sul palco di un teatro. Solo alla fine della puntata si scoprirà che in passato ha lavorato per qualche compagnia teatrale. E qui sia lui che Carol iniziano a “recitare” le parti di ciò che non sono: Ezekiel recita la parte del sovrano, Carol recita la parte della dolce donna indifesa come aveva già fatto al suo arrivo ad Alexandria, quando fu rapita dai Salvatori e quando ne uccise altri lungo la strada. Ma proviamo a decodificare le loro recite:

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Ezekiel fa la parte del sovrano, cercando di apparire più grande di quanto non sia, mentre Carol fa la parte della ragazzina ammiccante che gli dà del “fantastico”, pronuncia volutamente in modo errato Shiva e cerca di apparire meno pericolosa e furba di quanto non sia. E l’offerta di melograni da parte di Ezekiel non è altro che un test: vuole davvero vedere se è così ingenua come sembra. Inoltre secondo la mitologia greca, il melograno simboleggia la fertilità e la seduzione. E non a caso il melograno simboleggerà la relazione tra Carol ed Ezekiel per tutto l’episodio. Un po’ come nella mitologia Ade rapisce Persefone e la seduce con il melograno, Ezekiel cerca di convincere Carol a restare offrendogliene uno. Ma quando Carol rifiuta, Ezekiel se ne esce con “le melegrane sono una contraddizione, dolci dentro ed amare fuori, ma lo sforzo ne vale la pena”, un po’ come loro stessi sono una contraddizione: fanno vedere ciò che non sono in realtà. Con la differenza che Ezekiel adora questa contraddizione, Carol la sta combattendo. Ma nella versione originale dice “Heaven for the effort”, ovvero, dopo lo sforzo per sgranare un melograno, si ottiene il paradiso. E in alcune interpretazioni bibliche, non è la mela il frutto proibito del Paradiso Terrestre ma… un melograno! Sarà per questo che Carol è così restia ad accattare frutta da un uomo sconosciuto?

Il titolo

Il titolo italiano di quest’episodio è Il Regno. Ma così com’era successo per la prima puntata, anche il titolo di questa ha subìto un importante cambiamento, visto che il titolo originale è The Well, ovvero “il pozzo”. Credo per la prima volta, ma non vorrei sbagliarmi, ogni titolo di ciascun episodio viene menzionato all’interno della puntata corrispondente e vedremo questo fatto anche nelle prossime analisi. Abbiamo analizzato il caso di The day will come when you won’t be la settimana scorsa, e oggi vediamo che a menzionare il pozzo è niente di meno che il Re in persona, autocitando un suo (?) aforisma che lui stesso ha fatto inscrivere su un muro “Se bevi dal pozzo, rifornisci il pozzo”.

 Il pozzo simbolizza la vita, gli agi, la sicurezza, la bontà, tutte le cose buone. E Carol non è proprio a suo agio con questa cosa, dal momento che per lei la vita è qualcosa che lei può soltanto togliere agli altri. È l’unico contributo alla comunità che lei pensa di poter dare. Il fatto di preparare biscotti non rispecchiava la vera Carol. La vera Carol è quella che uccide Lizzie, quella che fa saltare in aria Terminus, quella che si traveste da Wolf per assassinare tutti i lupi che hanno invaso Alexandria. Proprio come Eva dopo essere stata cacciata dal Paradiso Terrestre, Carol si sente troppo in colpa per pensare di poter far parte di una così bella comunità.

“Fai doppia fatica a essere un agricoltore che a essere il suo maiale”

Già, come ricorderete c’è una bizzarra e curiosa scena in cui Morgan aiuta alcuni membri del Regno a raggruppare alcuni maiali e dar loro da mangiare degli zombie. Sullo sfondo vediamo dei palazzi che ricordano quelli di un quartiere nei pressi di Washington DC, ma come saprete la serie è girata in Georgia. E una cosa che nessuno avrà notato è questa: stessa inquadratura della seconda stagione, con l’iconico grattacielo della Bank of America di Atlanta rimosso digitalmente.

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Inoltre riusciamo a dare un’occhiata più da vicino al bastone di Ezekiel che in realtà nasconde una spada, proprio come nel fumetto. Ha anche lo stesso design, con il manico a forma di grifone.

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La versione regale di Abraham

Interessante la figura di Richard, braccio destro di Ezekiel. Abbiamo visto nella scorsa analisi il fatto che Negan abbia di proposito ucciso Abraham per evitare che qualche insubordinato potesse convincere il proprio leader a rivoltarsi contro i Salvatori. E Richard non è altro che la versione “regale” di Abraham! Infatti il suo piano è quello di dare gli zombie in pasto ai maiali destinati ai Salvatori per avvelenarli.

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Un altro Bob in The Walking Dead

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Piccola curiosità riguardo il gruppo canoro del Regno. Stanno cantando Don’t Think Twice It’s All Right di Bob Dylan e il testo è perfetto per questo momento:

You kinda wasted my precious time, but don’t think twice it’s alright

E si riferisce ad un uomo innamorato di una donna che, ahimé, non corrisponde il suo amore. Dunque lui si rende conto che sta sprecando il suo tempo e rinuncia gentilmente a lei. Ed è esattamente ciò che succede tra Carol e Morgan: lei non condivide la sua filosofia e vuole trovare da sola il suo cammino. Anche le riprese sembrano essere sincronizzate con il testo. Mentre Carol è a letto chiedendosi se sia il caso o no andare via, le strofe della canzone dicono

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E ancora

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nel momento esatto in cui lei guarda dalla finestra Morgan che allena il suo nuovo allievo. E durante questo montaggio è divertente notare come Carol rubi un coltello e della cioccolata (chiaro riferimento alla scorsa stagione in cui Carol aveva Sam come spacciatore personale di cioccolata). Quindi vediamo come Carol stia ripercorrendo le proprie orme all’arrivo ad Alexandria: fare la finta tonta mentre raccoglie armi e cioccolata. Anche lo sguardo che volge alla sedia a rotelle ci fa capire che è una farsa, lei sembra proprio non averne bisogno e vuole sembrare debole.

A lezione di Aikido

Interessante come Ezekiel voglia aiutare al suo pupillo Ben ad imparare a difendersi mandandolo a lezione di Aikido da un pacifista come Morgan. Questo la dice lunga sul suo conflittuale rapporto con i Salvatori che ha deciso di nascondere alla sua gente. Non vuole combatterli, forse perché è un leader più saggio di Rick, forse perché ha già commesso quest’errore in passato. Questa teoria prende piede poco più tardi quando Ben racconta a Morgan della morte del padre, accaduta durante una ricerca di provviste, sottolineando il fatto che Ezekiel da allora sia molto più protettivo nei suoi confronti. Ma visto che Ezekiel non è finora famoso per aver detto la verità alla sua gente, è possibile che Ben non conosca tutta la storia. Io penso che il padre di Ben abbia incontrato Negan e, credendosi invincibile per avere alle spalle questa sorta di divinità con la tigre quale è (o vuol far credere di essere) Ezekiel, abbia attaccato Negan facendo la fine di Glenn e Abraham. Non dimentichiamoci che Negan ha la prerogativa di uccidere un membro di ogni nuovo gruppo che incontra. Quindi se e quando questa storia verrà fuori, ci saranno non poche tensioni tra Ben ed Ezekiel.

Nella scena in cui Ben racconta la storia del padre a Morgan, dietro le spalle di quest’ultimo, uno dei vari aforismi di Ezekiel recita: “The Dead Are Alive, Lest Not The Alive Be Dead”. E l’interpretazione migliore che riesca a dare a questa frase è che, dal momento in cui i morti stanno tornando in vita come zombie, voi che siete ancora vivi… cercate di non morire!

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Piccola curiosità su Ben, o meglio sul fratello: l’attore che interpreta suo fratello è, nella realtà, il fratello dell’attrice che interpretava Sophia nella prima e nella seconda stagione.

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Faccia a faccia tra Carol ed Ezekiel

Questa è una delle scene più interessanti e sottovalutate dell’intero episodio. (Perché sì, starò facendo anche delle analisi serie, ma sono sempre la stessa persona che critica i “fan” e le loro lamentele nelle recensioni degrado). Innanzitutto Carol ed Ezekiel dànno un taglio alla commedia e sono finalmente sinceri l’uno con l’altra, in totale contrapposizione al loro primo e disonesto incontro. Parlando di Ezekiel, il fatto che confessi di lavorare in uno zoo prima che il mondo andasse a farsi benedire, e la sua obbligata trasformazione in questo Re onnipotente (quindi ancora il concetto di creare una diversa identità che abbiamo analizzato all’inizio) fa capire a Carol quanto lei non sia la sola a cambiare la propria identità allo scopo di aumentare le sue chance di sopravvivenza. Ed ora che sappiamo che Ezekiel usa questa maschera per scopi buoni, Carol sente che di lui può finalmente fidarsi. Piccola curiosità: il monologo di Ezekiel è stato quello che ha dovuto recitare l’attore durante le audizioni per entrare a far parte del cast. Tutte le allusioni bibliche e mitologiche… non so voi, ma io ascolterei Ezekiel parlare per ore! Notate che la scena inizia con Ezekiel che scopre Carol rubare frutta dal suo giardino, il suo posto preferito nel regno. Così come Dio scopre Eva a rubare il frutto proibito dal Giardino dell’Eden, giardino che non è altro che l’utopia che Ezekiel vuole ricreare nel suo Regno.

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Ed ecco che Ezekiel si trasforma dal diavolo tentatore di inizio episodio al Dio benevolo che, anziché cacciarla dal suo giardino gli propone un’altra soluzione. Così come lui riesce a vivere una vita contraddittoria per aiutare gli altri, Carol capisce che, forse, in fondo in fondo, può farlo anche lei.  E questa soluzione è ancora collegata al mito di Ade e Persefone menzionato in precedenza: a Persefone era consentito viaggiare liberamente tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. E a Carol viene concesso di vivere in una casa costruita su un cimitero. Vicina al Regno, ma non all’interno del perimetro. È vicina al pozzo, ma non nel giardino. Ricordate le allucinazioni di Carol che vede gli zombie vivi? Credo che stesse anticipando il fatto che Carol si trovi in questo limbo in cui fa avanti e indietro tra i due mondi, quello dei vivi e quello dei morti.

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L’addio a Morgan (o l’arrivederci?)

Vorrei soffermarmi un attimo su una frase che Carol dice a Morgan verso la fine dell’episodio “sono sempre all’érta, sempre pronta”. Frase che lei riprende proprio da Morgan, il quale l’aveva scambiata per un’ex poliziotta notando il suo sguardo attento e vigile.

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Inoltre avrete notato come Morgan abbassi la bandierina della casella della posta, che può significare diverse cose. Può significare che Morgan abbia finito il suo lavoro e che non debba più tornare da Carol. O magari, visto che ad essere abbassata è una bandierina rossa, può significare che il pericolo è cessato e che non c’è più da preoccuparsi: Carol è lì dove deve essere.

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Ultima scena

L’ultima scena ha come protagonista Carol che accende un fuoco credendo di essere sola, quando sente qualcuno bussare alla finestra. Credo che possa essere un riferimento al racconto breve Toc Toc (Knock) di Fredric Brown, che inizia con queste due iconiche frasi:

L’ultimo uomo sulla Terra sedeva da solo in una stanza. Qualcuno bussò alla porta.

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E a bussare alla porta è proprio Re Ezekiel che, guarda un po’, offre un melograno a Carol. Ricordiamo che il melograno è simbolo dell’amore e dell’autocontraddizione, ma… il sorriso sul volto di Carol ci suggerisce come lei ora sia incline ad abbracciare queste cose. Ed il titolo torna ad essere protagonista in questa scena: se bevi dal pozzo, rifornisci il pozzo, se vuoi amore, devi dare amore.

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