Niente Recensione, solo Degrado

La fine è parte del viaggio.

Lo so, l’ho rubacchiata da Avengers Endgame, ma in questo caso non riesco a trovare parole più adatte.

Torniamo indietro di qualche anno. No, niente viaggio nel regno quantico o con una DeLorean, solo con la mente. Era il lontano, per così dire, 2013. Dicembre, mi pare. Ero un grande fan della pagina Facebook The Walking Dead ITA. Ricordo tra i vari Admin della pagina Pac, Cookie e L.R Dirge. Ce n’erano altri, ma ricordo solo loro tre, non ho una buona memoria e non me ne vogliano coloro che non sono stati menzionati. Dalla mia parte ho la scusante di aver interagito più che altro (o praticamente solo) con loro tre. Successe che, un po’ per curiosità, un po’ per mettermi in gioco, avevo risposto a un loro “annuncio” in cui cercavano un altro admin per creare contenuti per la pagina. Non ci è voluto molto, in realtà. Se non ricordo male dovetti semplicemente inviare loro 4-5 immagini divertenti, era comunque il periodo in cui i meme si stavano evolvendo dai vari trollface a quelli che conosciamo ora. In più un altro admin, Daryl, avrebbe abbandonato la pagina da lì a poco, quindi ero un buon sostituto.

Il mio primo post. Non troppo divertente, lo so. Però oh, era il primo, dovevo pur cominciare. Da quel momento, con idee più o meno originali, ho iniziato la mia avventura con una pagina che, allora, vantava poco più di diecimila fan. Non tantissimi, ma era comunque un discreto numero per me.

I meme diventavano sempre di più, da battute scontate e ripetitive come quelle su Hershel-Babbo Natale, le varie interpretazioni di Don’t Dead Open Inside e le intramontabili battute su quella vacca di Lori e il fatto che non riuscisse a far restare Kooorl in casa. Già, Kooorl. Non ricordo precisamente come cominciò, ma l’aver storpiato il nome di Carl sbeffeggiando un po’ la finta pronuncia ammmmerrricana di Andrew Lincoln e il (magistrale) doppiaggio di Christian Iansante instaurò una reazione a catena che, passando per Miciona, Morganello e Letizia Immondizia mi ha condotto fino all’ultimo soprannome affibbiato ai vari personaggi più o meno amati: Henrytardato. Senza dimenticare l’intramontabile Gregorio Fregancazzo!

Probabilmente la prima comparsa di “Kooorl” sul world wide web.

I meme non mi bastavano più, volevo andare oltre. Era il periodo in cui ero molto attivo su Twitter, quindi ho provato con i fake tweet. Ma non mi pare avessero riscontrato troppo successo, anche perché era difficile far ridere con delle freddure così.

Data la scarsa presa sul pubblico, che giorno dopo giorno continuava comunque ad aumentare, decisi di osare con qualcosa di più. Per un periodo andavano forte immagini tipo queste:

Format poi “adottato” da un’altra pagina ironica su The Walking Dead, mi pare si chiamasse Rick&Carl ma non ne sono sicuro. Avevano fatto anche fortuna, credo avessero collaborato anche con lo Zoo di 105 per alcune scenette. Decisi quindi di virare su altro, fare qualcosa che, almeno su The Walking Dead non aveva fatto ancora nessuno. Per la nuova idea presi spunto da una pagina che ai tempi era molto forte, ovvero L’Umorismo di Piton. Non sono sicuro sia ancora attiva, ma quando lo era riusciva sempre a strapparmi una risata. Ed era proprio questa la mia mission: farvi sorridere, farvi ridere, farvi dimenticare per 10 secondi di quel brutto voto preso a scuola, della multa presa per divieto di sosta o per la ramanzina presa dal vostro capo a lavoro. Nacque quindi The Walking Dead su Facebook!


Rileggendole a distanza di 5 anni non fanno ridere come allora. Però ebbero un discreto successo! Peccato che la fantasia non mi accompagnava con costanza e anche queste finirono nel dimenticatoio. Intanto nella pagina ero sempre più solo, gli altri admin non avevano chissà quanta voglia di creare contenuti e mi ritrovai a gestire, in solitaria, la pagina, il gruppo, il profilo Twitter e il canale YouTube. Su Twitter usciva praticamente solo quello che veniva pubblicato su Facebook, e il canale YouTube avrà visto sì e no 3 video, realizzati dalla mia fidanzata di allora, che nel frattempo è diventata la mia compagna. Ah, il soprannome Miciona è tutto merito suo, diamo a Cesare quel che è di Cesare!

La svolta, dopo aver riscosso un buon successo con delle recensioni della puntata un po’ fuori dagli schemi, è avvenuta nel 2016, in corrispondenza della seconda metà della sesta stagione. Fu allora che creai questo blog, dove speravo di pubblicare giornalmente recensioni, news, paragoni col fumetto e chissà cos’altro. Per un po’ di tempo ci ho provato, davvero. Ma con l’università prima e il lavoro dopo, trovavo sempre meno tempo. Il tutto si ridusse alle sempre più apprezzate Recensioni Degrado. Sono abbastanza fiero di quello che ho realizzato, tutto sommato. Il lunedì sera è diventato un appuntamento fisso per gli ormai più di quarantamila fan della pagina, grazie ai quali il sito ha sfiorato le cinquantamila visite mensili. Numeri davvero grandi, per recensioni di neanche mille parole con 7-8 foto irriverenti all’interno.

Tutto andava discretamente bene, fino al 5/04/2019. Ultima data in cui ho potuto interagire sulla pagina. Non so per certo cosa sia successo, o meglio, lo immagino. Ma non ho le prove, quindi posso fare solo congetture e supposizioni.

Fatto sta che il cinque aprile duemiladiciannove la pagina è morta. Dopo sette anni, Facebook ha deciso di nascondere la pagina al pubblico. Segnalazione di massa? Concorrenza sleale? Vendetta dopo aver ricevuto giustamente un ban permanente dal gruppo ufficiale della pagina? Probabilmente tutte e tre le cose insieme.

Il risultato? I 42.911 fan rimasti (almeno a oggi) non troveranno più la pagina tra i preferiti, non potranno più raggiungerla, non potranno più commentare la puntata in diretta il lunedì alle 21, né poter leggere la recensione degrado alle 22. Tutto questo per il capriccio di una singola persona.

È giusto? Probabilmente no. Posso fare qualcosa? Probabilmente no. Facebook è abbastanza inamovibile in questi casi.

Dunque? Dunque niente. Ho voluto realizzare quest’ultimo articolo un po’ per sfogarmi, un po’ per non dimenticare quello che sono riuscito a realizzare.

E per comunicarvi, a malincuore, che finisce qui.

Non ho mai avuto la forza di portare avanti tutto questo da solo, non prendiamoci in giro, e approfitto di questo duro colpo subìto per ringraziarvi tutti, uno per uno, per aver riso alle mie battute, letto le recensioni, commentato le dirette. Grazie anche a voi, che vi siete lamentati ogni settimana per la lentezza dell’episodio o per la scarsa inventiva degli sceneggiatori. Grazie a tutti, indistintamente.

Ma, come ho esordito, la fine fa parte del viaggio e c’è chi dice che quest’ultimo sia più importante della destinazione. Quindi niente rimpianti, niente lacrime. Va bene così.

Ora, che, la destinazione l’ho, l’abbiamo, raggiunta. Non so se qualcuno vorrà ereditare quel che mi è rimasto o se finirà tutto oggi con quest’ultimo post. Non ci ho pensato né lo farò a breve. Quello che so è che se ne va via una fetta importante della mia esperienza con una serie TV che ho amato e che continuerò, un po’ a malincuore, ad amare.

E ogni nuova stagione, ogni nuovo episodio, penserò al viaggio che abbiamo fatto tutti insieme. Sperando che voi possiate fare lo stesso.

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