Recensione Degrado The Walking Dead 6×09

Oggi è un giorno un po’ particolare. Non solo perché ritorna The Walking Dead ma anche perché questa è la mia prima recensione fatta come avrei sempre voluto: con foto, video e tutto il resto. Spero possiate apprezzarla meglio del solito,

Buona lettura!

6X09

La puntata inizia col botto. Sì, è stato detto tante volte, ma questa inizia letteralmente col botto.

Il “capo” dei Biker Mice da Marte che ostacolano la strada di Daryl, Sasha e Abraham sembra un tipo amichevole e simpatico. Il problema è che è un po’ bipolare, prima vuole ucciderne uno, poi non vuole più farlo, poi vuole ucciderne due, poi cambia idea, poi ci ripensa… A Daryl non piacciono i lunatici e quindi, memore di Grand Theft Auto, preme R1 R2 L1 L2 sinistra giù destra su sinistra giù giù giù per il trucco delle armi e li fa esplodere con un lanciarazzi. Inizio col botto, come vi dicevo.

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Passiamo ora ad Alexandria. Rick, Kooorl, Giuditta, Miciona (un doveroso applauso alla mia fidanzata per il soprannome), Padre GabrielJessie, Scem, Ron, Harry e Hermione passeggiano mano nella mano come se fosse un San Valentino qualunque. Rick cambia piano: perché andare nell’armeria a rifornirsi di armi automatiche quando puoi allontanare gli zombie usando la puzza delle proprie ascelle? Ad ogni modo, Padre Gabriel inizia a essere meno inutile portando Giuditta al sicuro in chiesa con lui, mentre gli altri continuano la scampagnata.

Nel frattempo, al Lupacchiotto le cose vanno male. È San Valentino e l’unica donna con cui è riuscito ad uscire è Denise, non proprio la sua prima scelta. Non che i suoi denti marci potessero permettersi di meglio, però. 

Foto in esclusiva per Entertainment Weekly
Il Lupacchiotto mentre si rende conto che rapire Rosita sarebbe stato meglio

Ah, intanto Enid (continuo a chiedermi come abbiano potuto appiopparle un nome così) e Glenn fanno scorta di glock in una chiesa. D’altronde quale prete oggigiorno non nasconde pistole nelle bibbie?

Tutto a un tratto, si fa notte. Ma quanto cazzo è durata la pubblicità?

Il piccolo Scem inizia a pensare alle dolci parole di zia Carol, su come i mostri verranno a prenderlo, lo uccideranno e tutto il resto. Parole che diventano il vero quando due zombie gli addentano la testa come se fossero due Otis al cenone di capodanno. Essendo però piccolino, finisce subito, quindi passano alla madre che non vuole lasciare la mano a Kooorl. Rick, che è un uomo buono, lo accetta. Il polso, con l’accetta. Il tutto sotto gli occhi di Ron il quale, direi anche un po’ giustamente, punta la pistola verso Rick perché, diciamocelo, ovunque vada il nostro vice sceriffo, porta un po’ sfiga. Miciona però lo trafigge con la katana prima che possa sparargli. Ma pensate un po’: un colpo parte comunque e costerà molto caro. Diciamo un occhio della testa. Di Kooorl. Quindi in cinque minuti la famiglia del mulino bianco è deceduta, mentre Kooorl riflette dubbioso sul significato del proverbio “occhio non vede, cuore non duole“.

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Ma Carol e Morgan che fine hanno fatto? Eccoli, piano piano si svegliano e si odiano un po’ meno di prima. O un po’ di più, non è molto chiaro. Però Carol, dopo il riposino, è guarita dalla commozione cerebrale e, mentre stendeva i panni fuori al balcone prende la mira e spara in petto al Wolf che, nel frattempo, sembrava essersi redento e si era beccato un morso per salvare Denise. Denise che, guarda caso, raggiunge l’infermeria in tempo per operare Kooorl. Rick, preso da un raptus di follia per aver perso la biondina e forse il figlio, decide di affrontare centinaia di zombie da solo con l’accetta. Piano piano si uniscono a lui tutti quanti, da Miciona a Spencer, passando per Eugene e Padre Gabriel.

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Mentre tutti sono impegnati a fare qualcosa, la povera Maggie è ancora in cima alla scala, dimenticata da tutto e da tutti. Tranne dal povero pizzaboy con la passione di arrivare ad un passo dalla morte. Glenn, infatti, decide di attirare a sé tutti gli zombie rimasti per permettere a Enid (a cui personalmente non affiderei neanche un paio di mutande sporche) di recuperare la moglie. E dato che i fan si erano appena ripresi dopo la decisione di farlo nascondere sotto il cassonetto, perché non far finta di farlo morire circondato da decine di zombie? E stavolta non c’è neanche Nicholas (RIP) a fargli da scudo (dis)umano. Come si salverà? Semplice: con Abraham in versione Rambo 2 la vendetta! Con il sorriso stampato in faccia, il baffo unto e un M-16 fa piazza pulita degli zombie chiedendo gentilmente a Glenn di aprirgli il cancello per ucciderne un altro po’. E come se non bastasse, a Daryl viene in mente un’idea geniale. Dato che gli rimane ancora un missile, perché non usarlo insieme ad un po’ di benzina, per creare un mare di fuoco per creare tanti Ghost Rider?

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Per concludere l’episodio, c’è una scena tipica da The Walking Dead: Rick fa un monologo mentre Kooorl è steso sulla barella e l’occhio bendato. Un essere umano normale sarebbe morto, ma non il figlio di Rick che, anzi, sembra riprendersi stringendo la mano del padre (in realtà è perché non ne poteva più di sentirlo parlare).

Voto episodio 9.5/10

E voi, alla recensione, che voto date? Se vi è piaciuta, fatemelo sapere condividendola sui social e fatemi sapere come potrei ulteriormente migliorare le prossime.

Francesco

5 thoughts to “Recensione Degrado The Walking Dead 6×09”

  1. Bella recensione, abbastanza divertente da riuscire a leggerla tutta senza scapozzare. HhahahahahahComplimenti alla tua ragazza per il nomignolo di Michonne, ho lacrimato anche per quello di Sam hahahah!!!! Bravissimo.

  2. Adoro <3 Ogni volta non vedo l'ora di venire a leggere queste recensioni per farmi un bel pò di risate 🙂 Bravo davvero!

  3. È la prima volta che leggo la recensione su questo sito è devo dire che è perfetta molto simpatica ottima l’idea delle immagini è video complimenti

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