Recensione Degrado The Walking Dead 6×16

Rieccoci con il nostro appuntamento settimanale della recensione degrado! Ahimè questo è l’ultimo della stagione, per il prossimo dovrete aspettare *sigh* ottobre!

Ma non demoralizzatevi e pensate solo a divertirvi!

Buona lettura!

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Premessa: dato che la puntata dura un’ora e succedono molte cose, divido la recensione in capitoli. Tipo Pulp Fiction? Tipo Pulp Fiction.

CAPITOLO 1:

(QUASI) OGNI VITA È PREZIOSA

Morganello sta ancora cercando zia Carol e trova il cavallo bianco di Napoleone.

Corri cavallo, corri ti prego, fino da zia Carol io ti guiderò!

Ah, il tizio della scorsa puntata, quello che sopravvive all’attentato di zia Carol, segue le impronte del cavallo. Sì, con una pallottola ficcata nella schiena. Duro a morire!
Giunto a Samarcanda, Morganello trova zia Carol mezza morta e la guarisce miracolosamente rattoppandola con un kit di pronto soccorso. Lei gli spiega, puntandogli simpaticamente una pistola in faccia, che non riesce più ad uccidere e che non vuole essere salvata. Quindi, mentre Morganello è impegnato a uccidere uno zombie impiccato, lei alza i tacchi e se ne va. E indovinate un po’ chi incontra? A parte gli zombie.
Esatto, il Bruce Willis dei poveri. Arrabbiato perché non gli arriva a casa la Fibra Vodafone, se la prende con zia Carol sparandole ad un braccio e ad una gamba. E quando lo schermo stava per cospargersi di fiori e biscotti, ecco che appare anche Morganello che, a modo suo, gli fa capire che ogni vita è preziosa.
Ah, sì, poi appaiono anche Don Quijote e Sancho Panza, ma scopriremo (o meglio, scoprirete) chi sono nella prossima stagione.

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CAPITOLO 2:

TREVOR PHILLIPS ENTERPRISES

Il sosia di Linus di Lost fa jogging nel bosco.
No, scherzavo, ora che lo fanno vedere meglio non gli somiglia per niente. Comunque ‘sto tizio sconosciuto viene catturato da un gruppo di Salvatori, il cui capo è Trevor di GTA V. No, non fraintendetemi, non è uno che gli somiglia: È PROPRIO TREVOR DI GTA V! E, proprio come farebbe Trevor di GTA V, prende a calci quel poveretto, trascinandolo successivamente in mezzo alla strada.

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CAPITOLO 3:

VIAGGIA INSIEME A ME, IO TI GUIDERÒ

Ad Alexandria, Rick, Abraham, Sasha, Kooorl, Aaron ed Eugene sono in partenza per Beverly Hilltop, così un dottore può ravanare nella patata di Natalie Maggie senza che Glenn possa dir nulla. Nell’armeria, Kooorl litiga con Ìnid e la rinchiude nel ripostiglio. I capelli degli abitanti di Alexandria sono al sicuro!
Ammirevole, in tutto ciò, la trasformazione di Padre Gabriel da ministro di Dio a ministro della guerra difesa.

Il cammino, però, è disseminato di ostacoli:
Il primo intoppo durante il viaggio è proprio il gruppo di Trevor che sbarra loro la strada, costringendoli a tornare indietro e prenderne un’altra. Sono sei uomini contro otto ma, se vi aspettavate uno scontro a fuoco, avete sbagliato posto.

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Il secondo intoppo è un gruppo un po’ più numeroso, sedici uomini armati. Avrebbero dovuto approfittare della parità numerica, prima. Neanche scendono a parlare, fanno inversione e se ne vanno. Per dire, zia Carol ha avuto più palle di tutti loro. Almeno c’è Abraham che ci consola con le sue perle di saggezza! “What the bitch” e “bitch nuts” devono entrare nel vocabolario, altro che “petaloso”.

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Il terzo intoppo, questa volta, è una catena. Avete presente quelle che se non le inoltrate portano sfiga, pestilenza e morte? Ecco, quelle. Un gruppo di zombie incatenati tra loro, due dei quali indossano i vestiti di Daryl e Miciona. Rick inizia a fare meno lo spaccone. In più, dei Salvatori nascosti giocano a fare i cecchini di Terminus sparando ai loro piedi per farli andare dove devono andare. Ma per andare dove devono andare, dove devono andare?

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Il quarto intoppo è la prova che i Salvatori stanno giocando a chi ce l’ha più grosso, ricostruendo il set di Mad Max Fury Road.

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Il quinto intoppo, invece, non è niente di pericoloso. Una diga fatta da un centinaio di tronchi. Sì, stanno decisamente giocando a chi ce l’ha più grosso e, per come si stanno mettendo le cose, i Salvatori stanno a Rocco Siffredi come il gruppo di Rick sta al marito di Lorena Bobbit.

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CAPITOLO 3:

EENY, MEENY, MINEY, MOE…

Dato che Mamma Maggie rischia di rimanere solo Maggie, Eugene consacra la sua utilità uscendosene con un piano niente male. Lui continuerà a guidare il camper girando per il bosco come la merda nei tubi, mentre Rick e gli altri portano Mamma Maggie a Beverly Hilltop. Il loro viaggio, però, dura poco, perché una cinquantina di Salvatori li circondano.
Ovviamente quel povero piciu di Eugene è già lì in ginocchio e, al gruppo ormai terrorizzato, si aggiungono uno alla volta Daryl, Miciona, Glenn e la gallina di Banderas. Quindi no, Deriluccio vostro non è morto. Sanguina, non si sa da dove perché ha una copertina addosso, ma è vivo e vegeto.
E, signore e signori, ora che il gruppo è al completo, è tempo che entri in scena l’uomo che tutti voi stavate aspettando: Hershel!
Come non è lui? Scusate, ma IMDB aveva detto che avrebbe partecipato alla puntata! È scritto su Internet, quindi deve essere così! Cosa? Non bisogna prendere per oro colato tutto ciò che si legge online? Ma davvero? Ah, capisco. Va beh, allora chi è che deve arrivare?

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Facciamo la conoscenza di Negan, un marcantonio alto due metri con un giubbotto di pelle anni ’80 e una mazza da baseball circondata da filo spinato che chiama Lucille, probabilmente rubata a Mick Foley.
Negan inizia a leggere pari pari le sue battute del fumetto, omettendo però le parolacce. Quindi un dialogo di diecimila parole viene ridotto a tre frasi. Spiega a Rick che non è entusiasta del fatto che abbiano ucciso decine e decine dei suoi uomini ma che comunque non si vendicherà uccidendoli perché da ora lavorano per lui: ogni volta che faranno la cacca, metà dovranno darla a Negan.
Sembra finire tutto sommato bene ma… dài, non possono andarsene impuniti! Quindi uno di loro farà da esempio: come si dice, colpirne uno per educarne undici. Lo so che erano cento, ma ora sono rimasti in undici.
Negan, però, sembra una donna davanti ad una cabina armadio piena di scarpe o un uomo davanti al mobile coi videogiochi: non sa quale scegliere. Quindi ricorre al metodo più antico del mondo:

Ambarabà ciccì coccò, tre asiatici sul comò, che facevano l’amore con la figlia di Hershel, Hershel si decapitò, ambarabà ciccì coccò!

Tutti pensano sia un cliffhanger e che scopriremo il povero malcapitato solo nella settima stagione. Ma grazie a mio cugggino che vive in America, ho scoperto in anteprima interplanetaria chi è la persona che viene colpita da Lucille.
Dài, è facilissimo da capire. Non ci siete ancora arrivati?
Ma è ovvio, suvvia!
Si capisce dall’inquadratura!
È
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UN CAMERAMAN!

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Momento serietà. Nessuno, neanche i membri del cast, sono a conoscenza di chi sia stato ucciso da Lucille, quindi, vi prego, NON CAGATE IL CAZZO SEI MESI CON LE VOSTRE TEORIE DEL COMPLOTTO. Non c’è voce o inquadratura che tenga. NON SI SA, PUNTO.

Ad ogni modo, se la recensione vi è piaciuta, fatemelo sapere QUI!

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